Il rischio nei finanziamenti e nelle agevolazioni
uno studio delle ultime pubblicazioni ufficiali
Definizione e Processo di Riciclaggio:
Il riciclaggio è definito come il processo attraverso cui la ricchezza di provenienza illecita viene occultata, trasferita per dissimularne l’origine e successivamente reinvestita nell’economia legale.
Le azioni di contrasto al riciclaggio mirano a limitare gli effetti distorsivi sulla concorrenza, la crescita economica e il benessere dei cittadini.
Il processo tipico di riciclaggio si articola in tre fasi: collocamento (placement), stratificazione (layering) e integrazione.
Il collocamento è la fase in cui il denaro sporco entra nel sistema finanziario, spesso attraverso intermediari regolamentati.
La stratificazione è la fase in cui il denaro viene trasferito attraverso una serie complessa di transazioni per offuscarne l’origine.
L’integrazione è la fase in cui il denaro riciclato viene reimmesso nell’economia legale.
Dimensioni del Riciclaggio:
Le stime globali del riciclaggio variano, ma si attestano tra il 2 e il 5% del PIL mondiale.
In Italia, le stime variano dall’1% fino al 12% del PIL.
La dimensione del riciclaggio è difficile da stimare a causa della sua natura occulta e delle varie tecniche utilizzate per mascherare l’origine illecita dei proventi.
Tecniche di Riciclaggio:
Le tecniche di riciclaggio sono in continua evoluzione.
Il contante, a causa della sua facile utilizzabilità e non tracciabilità, è uno strumento spesso funzionale al riciclaggio.
I riciclatori sfruttano la natura anonima delle criptoattività e le maggiori possibilità che offrono nella fase di stratificazione.
Strumenti come i mixer (o tumbler) vengono utilizzati per mescolare criptoattività e offuscarne la provenienza.
Il “chain peeling” è una tecnica che frammenta grandi quantità di criptovalute in piccole transazioni.
L’uso di identità fittizie, prestanome e società di comodo sono tecniche comuni per nascondere i titolari effettivi di rapporti e transazioni.
Settori a Rischio:
Il settore del commercio è considerato un ambito in cui si riscontra la maggior presenza di imprese “cartiere” utilizzate per riciclare denaro.
Il settore delle costruzioni è tradizionalmente considerato profittevole per le organizzazioni criminali, che sfruttano lavoro irregolare e aggirano i vincoli normativi.
Anche il settore del gioco è considerato vulnerabile, con punti gioco che non eseguono correttamente l’adeguata verifica dei giocatori.
Le operazioni in oro sono soggette a dichiarazione alla UIF per importi pari o superiori a 12.500 euro, poiché questo settore può essere usato per finalità di riciclaggio.
Il settore delle carte di pagamento è idoneo ad essere analizzato tramite l’analisi di rete, data l’elevata frammentazione delle operazioni.
I finanziamenti a tasso agevolato nell’ambito del PNRR sono un’area di rischio, a causa di anomalie nelle richieste e dell’inadeguatezza economico-patrimoniale dei richiedenti.
Le cessioni di crediti d’imposta sono state identificate come un’area di rischio, con la circolazione di crediti fittizi e l’infiltrazione della criminalità organizzata.
Anche i rimborsi IRPEF possono essere oggetto di schemi fraudolenti, con soggetti a basso reddito che dichiarano ritenute maggiori per ottenere rimborsi.
Le operazioni con il reddito di cittadinanza possono essere utilizzate per la monetizzazione del beneficio, aggirando i limiti al prelievo di contante.
Le piattaforme estere online possono essere utilizzate per speculazioni o truffe nella vendita di dispositivi medici e sanitari.
Ruolo delle Autorità:
L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) svolge un ruolo centrale nel monitoraggio e nell’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS).
La UIF collabora con gli organi investigativi per lo scambio di informazioni e la trasmissione di approfondimenti.
La UIF conduce analisi operative di rischio, come “Austrian connection”, basata sulla valutazione di elementi informativi pervenuti dalla Banca d’Italia.
Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza è coinvolto in indagini e attività di polizia giudiziaria relative al riciclaggio.
La Banca d’Italia svolge attività di vigilanza sugli intermediari finanziari per prevenire il riciclaggio.
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) svolge indagini sulle segnalazioni connesse alla criminalità organizzata.
Il GAFI (Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale) identifica i paesi ad alto rischio e/o con legislazione antiriciclaggio carente.
Riciclaggio e Criptoattività:
Le criptoattività offrono nuove opportunità per il riciclaggio, grazie alla loro natura pseudonima e alle possibilità di stratificazione.
Il riciclaggio tramite criptoattività può avvenire sia attraverso la conversione di denaro fiat sporco in cripto, sia attraverso condotte illegali direttamente in cripto.
La finanza decentralizzata (DeFi) pone sfide significative per l’applicazione delle normative antiriciclaggio, a causa dell’assenza di intermediari.
Le piattaforme di scambio di criptovalute che operano senza adeguati controlli di verifica rappresentano un rischio.
I mixer e i tumbler sono strumenti utilizzati per oscurare le transazioni in criptovalute.
Dati e Analisi:
Le segnalazioni di operazioni sospette sono un’importante fonte di dati per l’analisi del riciclaggio.
L’analisi della qualità delle segnalazioni è cruciale per individuare i fenomeni più rilevanti.
La UIF conduce analisi sui flussi finanziari con l’estero, identificando anomalie per paese o settore.
Infiltrazione della Criminalità Organizzata:
Le organizzazioni criminali (OC) infiltrano l’economia legale per riciclare denaro, perseguire ulteriori fonti di profitto e ricercare consenso sociale.
Le imprese create dalle OC possono essere utilizzate per attività criminali, per ottenere vantaggi competitivi, o per creare connessioni politiche.
Misure di Contrasto:
Le normative antiriciclaggio vengono continuamente aggiornate per includere le attività suscettibili di essere utilizzate per il riciclaggio.
La collaborazione tra le FIU è essenziale per lo scambio di informazioni e il contrasto del riciclaggio a livello internazionale.
L’adeguata verifica della clientela è un obbligo fondamentale per tutti i soggetti coinvolti nel sistema finanziario.
L’uso di tecnologie come gli smart contract può essere utile per intercettare le operazioni anomale nella finanza decentralizzata.